Persone in fuga

Ogni settimana sulle coste italiane sbarcano migliaia di persone nel tentativo di raggiungere l’Europa alla ricerca di un futuro migliore. Dal soccorso in mare all’accoglienza durante gli sbarchi, dal servizio Restoring family links ai Safe point, la presenza dell’emblema di Croce Rossa Italiana nei luoghi in cui queste persone vulnerabili arrivano, al di là del supporto operativo, rappresenta la certezza di una mano tesa e di un sostegno nei loro primi passi in un luogo sicuro.
Nel 2015 la Croce Rossa ha accolto nei porti italiani 144.902 migranti, garantendo la presenza di operatori e volontari in 418 sbarchi. Nei primi nove mesi del 2016 sono state assistite agli sbarchi sulle coste italiane più di 130 mila persone. Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria sono le Regioni maggiormente interessate. Da giugno 2016 è stata avviata una missione umanitaria congiunta di Croce Rossa Italiana e MOAS (Migrant Offshore Aid Station) per la ricerca, il salvataggio e l’assistenza sanitaria a favore di persone migranti nel Mar Mediterraneo.
Una missione, in collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che è stata raddoppiata facendo salire due team medico-sanitari di post rescue della Croce Rossa a bordo delle due imbarcazioni MOAS, la Phoenix e la Responder.
Rimane attivo in 190 Paesi nel mondo il servizio RFL (Restoring Family Links). Si tratta di un’attività nata in tempo di guerra per cercare di ristabilire i legami familiari interrotti da un conflitto, ma che negli anni si è evoluta trovando applicazione anche in situazioni come quelle emerse con il fenomeno migratorio. La CRI ha portato il servizio nei presidi umanitari e di passaggio presenti sul territorio (ad esempio Ventimiglia) e direttamente sul molo.
Dall’inizio dell’anno è stato avviato il progetto dei Safe Point con Catania e Trapani come capofila. Si tratta di help desk in cui i volontari offrono ascolto, assistenza e aiuto a tutti coloro che sono rimasti fuori dal sistema di accoglienza italiano e rischiano di non avere alcuna protezione. La CRI, nel corso dei prossimi mesi, allestirà altri 8 Safe Point su tutto il territorio italiano.
Il soccorso in mare e durante gli sbarchi è tuttavia solo un aspetto del lavoro svolto da CRI il cui impegno di assistenza e protezione verso le persone in fuga prosegue anche nelle strutture di accoglienza. La Croce Rossa Italiana attualmente accoglie migranti in circa 70 strutture dislocate su tutto il territorio nazionale per un totale di circa 3.500 persone ospitate.  In ogni struttura vengono garantiti vitto, alloggio, assistenza sanitaria e psicologica, supporto legale e corsi di italiano. Per favorire una migliore inclusione sociale degli ospiti, i Comitati organizzano attività sportive, ludico-ricreative e provvedono, sempre in maggior numero, a formare le persone accolte con lezioni di primo soccorso.
(Tratto da www.cri.it)

 

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